Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


Pagina 89 di 298       

%



     12 Marzo
     Conduco ad Ostia Antica i tre principali funzionari della Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti. Mi comunica il Comm. Artom di avere comunicata la mia proposta relativa al disegno di legge per Ostia a S. E. Tesio e che questi l'aveva approvata e ordinata la redazione del disegno di legge.

     18 Marzo
     Mi visita il Sindaco di Narni per la preparazione del Comizio Pro Navigazione Tevere, da tenersi il 30 aprile.


     27 Marzo 1911
     Compiono oggi 50 anni dal giorno in cui dal Parlamento subalpino fu proclamata l'unità d'Italia, con Roma Capitale.
     Giornata di cerimonie ufficiali e di pubblici festeggiamenti. La mattina in Campidoglio, nell'aula senatoriale, grande seduta reale con discorsi di S. M. il Re, dei Presidenti del Senato e della Camera e del Sindaco. Riunione imponente. In tutte le cerimonie ed i festeggiamenti della giornata è mancata però la vivida e lucente fiamma di patriottismo che speravo; è mancato il palpito del cuore italiano della bella epoca del romanticismo. È stata una grande cerimonia ufficiale. Effetto del tempo, in cui si vive senza fede nei destini d'Italia e mentre Governi senza volontà e senza mèta vanno rapidamente succedendosi nella direzione del Paese.

     1° Aprile
     Al Comitato ricevo la visita di un Deputato Provinciale inviatomi dal Presidente della Deputazione. Mi comunica la deliberazione presa oggi di presentare al Governo la domanda di concessione per costruire un porto a Palidoro, garantita dalla cauzione di due milioni di lire fatta da un gruppo finanziario francese. Si domanda a questa iniziativa il mio consenso ed il mio appoggio. Rispondo non potere modificare il programma fedelmente seguito da me e dal Comitato attraverso tante difficoltà, quello, cioè, di far rivivere Roma sul mare, mentre invece.la domanda della Provincia tende semplicemente a costruire un porto un pò meno lontano di quello di Civitavecchia.