Carlo Piola Caselli
Generale Angelo Piola Caselli


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     Esiste una lettera confidenziale, senza data, ma dell'epoca, di Angelo Piola Caselli ad un collega, poiché gli dà del “tu”, che ci può ulteriormente delucidare la scena:
     “Il giorno 20 il 3° squadrone cavalleria di Novara abbandonava il villaggio di Torrazza Coste, ad un miglio da Montebello. Ci portammo col 1° squadrone agli avamposti di Casteggio, lasciando sulla nostra destra, ma più indietro, il 2° squadrone ed avendo alla sinistra accampati a Verretto il 4° squadrone. Piazzati gli avamposti, il mio squadrone si ritirò in Montebello, con una sezione del 1° e lasciammo l'altra sezione a guardia a Casteggio. Verso mezzogiono circa 600 Tirolesi sboccarono dalle strade di Stradella e di Casatisma su Casteggio ed aprirono un violento fuoco di moschetteria contro le due barricate poste l'una sulla gran strada di Piacenza e l'altra sulla strada di ferro. Appena partiti i primi colpi si fu a cavallo in colonna per 4. sul gran stradale. Le nostre vedette, attaccate con violenza, si ripiegarono, mentre ripiegavasi tutto lo squadrone, esso pure attaccato, su Calcababbio, per cui il nostro fianco sinistro rimase scoperto. Impegnatosi il fuoco di moschetteria con alcuni borghesi e con la nostra sezione di cavalleggeri, ben presto dovettero ripiegarsi avendo gli Austriaci avanzato sulla strada di Piacenza due pezzi di cannone e minacciando in pari tempo di girarci sulla nostra sinistra, per cui si dovette abbandonare Casteggio e ripiegare su Montebello. Onde coprire la nostra sinistra spedii Salasco con 30 uomini sulla strada ferrata e mi tenni in pronto in colonna per quattro col rimanente dello squadrone.