Carlo Piola Caselli
Ricordi storici, risorgimentali ed europeistici
nell'Archivio Piola Caselli


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     Quando era ancora maggiore, è stato inviato, dal gen. Della Rocca, in missione da Napoleone III che, in carrozza, si stava dirigendo a Novara, immediatamente dopo essersi distinto, il 30 maggio, a Palestro (mentre il fratello Angelo era reduce dalle ferite del 19 maggio ed era stato decorato oltre che dal re anche dall’imperatore), lo ha raggiunto, gli ha consegnato le carte dettagliate dei dintorni che conservava presso un amico, l’indomani mattina son montati a cavallo, per andare a visitare le posizioni dei vari corpi d’armata, poi “l’imperatore è stato cortesissimo mi fece pure l’onore di farmi pranzare sin’al suo fianco” precisava in una sua succinta lettera al suo superiore che lo aveva prescelto per quest’incarico così delicato, in un momento cruciale della campagna in cui, se da un lato gli austriaci non sapevano come comportarsi, nemmeno i franco-piemontesi schierati avevano le idee chiare sulle possibili mosse dell’avversario: ecco perché, a parte la caratura storico-familiare e personale del suo commensale, il discendente di Napoleone se lo è tenuto ben stretto, a confabulare di operazioni militari ed a prender visione del territorio, insomma non era l’imperatore che gli usava la cortesia di farlo pranzare al suo fianco, ma era il nostro eroe che aveva la compiacenza, stando accanto all’augusto personaggio, non solo di adempiere in pieno alla sua missione, ma anche di discutere con lui sulle possibili mosse, in un terreno che aveva già studiato a fondo nel corso delle sue esercitazioni quando era capitano. (36)

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(36) ) Carlo PIOLA CASELLI, Una missione segreta presso Napoleone III.