Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     28 Dicembre
     (Sabato). A Villa Savoia sono ricevuto in udienza da S. M. il Re. Mi trattiene per 40 minuti desiderando essere messo al corrente delle più recenti realizzazioni conseguite dai miei Uffici Comunali. Ho consegnato al Sovrano gli atti della Commissione Municipale e di quella Reale per il risorgimento economico di Roma, la convenzione tra Stato e Comune per la concessione del porto.
     Con la solita grande benevolenza ha accolta la preghiera, fattale a nome del Sindaco, di volere inaugurare la costruzione della prima opera d'arte della ferrovia.
     Ha però raccomandato che la cerimonia avvenga prima della fine dell'anno, cioè, prima che comincino i ricevimenti ufficiali di capo d'anno e quelli straordinari per Wilson, dopo dei quali ritornerà in zona di guerra.
     Vado in Campidoglio, dove tutto è sossopra per il prossimo arrivo di Wilson. Disturbo tutti con la cerimonia per la ferrovia, che vorrebbero rimandassi. Forte della raccomandazione del Sovrano, non mollo. Si stabilisce per il giorno 30.
     Nella riunione di Giunta comunico avere tutto pronto per lunedì 30 alle ore 10. I miei colleghi sono sorpresi di tanta immediatezza, come anche della presentazione che faccio della completa proposta per la istituzione dell'Ente Autonomo, la cui discussione è rimandata ad una speciale riunione.

     29 Dicembre 1918
     (Domenica). Sono tutto il giorno al costruendo ponte sull'Almone, perchè è giorno di festa e non sono sicuro dell'assiduità di tutti i miei uomini. Non lascio che la sera, quando ormai tutto è assicurato.