Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     10 Novembre
     Sindaco, Giunta e Consiglieri, col gonfalone del Comune, si riuniscono in Piazza Venezia ove si forma un imponentissimo corteo popolare che, dopo un'ora di marcia, riesce ad arrivare al Quirinale. Fortunatamente si è potuto mantenere un discreto ordine tra la folla compatta e ondeggiante. Siamo ricevuti da S. A. R. il Duca di Genova. La folla riempie la piazza del Quirinale e la Via XXIV Maggio. In cielo due aeroplani militari arrivano a portare il saluto del Sindaco di Genova.
     Le prevedute conseguenze del nostro trionfo si sono manifestate in Francia: il giorno 8 i tedeschi avevano domandato l'armistizio e stamani, alle 11, sono cessate le ostilità su tutte le fronti. Cessa così dopo 52 mesi la più grande, la più atroce e universale guerra che abbia sconvolto, non più soltanto le nazioni tra loro belligeranti, ma il mondo intero; guerra combattuta in terra, in cielo, in mare e sotto il mare.

     12 Novembre 1918
     A nome del Sindaco mando al Ministero dei Lavori Pubblici la domanda per 3.000 prigionieri in più di quanti ne ho al lavoro. Domando inoltre mi si riservino ruotaie esistenti nei depositi austriaci delle stazioni di Trento di Trieste, per impiegarle nell'armamento della ferrovia. Armare con ruotaie tolte al tenace nemico d'Italia l'auspicata ricongiunzione di Roma col mare avrà significato suggestivo e vantaggiosa conseguenza economica.
     Il Sindaco assente, presiedo la Commissione Reale, cui faccio approvare il disegno di legge relativo alle Comunicazioni Acquee.