Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     13 Novembre
     Alle 11 in Campidoglio, nell'Aula Magna, il Sindaco e la Giunta hanno ricevuto il giuramento d'italianità del Sindaco e dei rappresentanti il popolo di Fiume. Brevi discorsi di Colonna, del Sindaco di Fiume e di Paolo Boselli Presidente della « Dante Alighieri ».
     Questo fatto ha grande importanza politica perchè ancora non siamo sicuri se il trattato di pace, sotto l'influenza del vacuo Presidente Wilson a noi contrario, assegnerà Fiume all'Italia, mentre la nuova Iugoslavia, costituitasi dallo sbriciolamento dell'Austria-Ungheria e protetta da Wilson, reclama Fiume per sè. Fiume deve essere italiana; Trieste sarebbe svalutata da Fiume iugoslava.
     Riunione presso il Cardinale Vannutelli col Padre Generale, il Padre Economo Perini e l'Architetto Magni. E stabilito incominciare le fondazioni della Chiesa.
     Approfitto dell'udienza data al Sindaco ed alla Giunta dal Capo del Governo Vittorio Emanuele Orlando per consegnargli le relazioni e gli schemi di disegni di leggi relativi alle comunicazioni ferroviarie e a quelle acquee, approvati ieri dalla Commissione Reale. Ho potuto far ciò per merito di un colpo di mano degli impiegati del mio Ufficio, tutti volenterosi quantunque non assuefatti al nuovo sistema di rapido lavoro, ma coscienti però di collaborare alla grandezza d'Italia in Roma. E necessario avere subito questi provvedimenti per procedere alla costruzione della ferrovia e del porto.

     14 Novembre
     S. M. il Re è di ritorno dalla guerra. Sindaco e Giunta sono alla stazione a riceverla. Folla di popolo e di rappresentanze ufficiali. S. M., con tanta benevolenza, mi dice di aver piacere di rivedermi. Dopo un'ora di difficile passaggio attraverso la folla compattissima giungiamo al Quirinale.