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Nel 1923 Tellini era a capo della missione interalleata, per la definizione dei confini tra Grecia ed Albania, ma è stato assalito e trucidato, con altri ufficiali italiani, sulla strada tra Joannina e Santi Quaranta, da terroristi rimasti ignoti, per cui l’Italia ha deciso, in settembre, l’occupazione temporanea di Corfù, in attesa dello scoprimento e della condanna, da parte del governo greco, dei colpevoli della strage. Per quanto concerne l’Avérof, con il buonsenso è stata appianata questa grave questione diplomatica: infatti, il 4 settembre 1923 la direzione del Cantiere Fratelli Orlando, da Livorno, ha inviato al Ministro della Marina, a Roma, un rapporto dettagliato sullo stato di efficienza della corazzata e della flotta greca in generale. Quindi, il 19 settembre, chiarito diplomaticamente l’incidente, l’Avérof si trova nella rada del Fàliro, per concorrere a rendere omaggio alla Squadra internazionale, composta di unità italiane, francesi ed inglesi, ivi convenute per la solenne cerimonia in suffragio delle vittime italiane di questa missione di pace. |