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Distrutta l'Austria e resi persuasi i minori antagonisti, l'Italia, dopo la vittoria delle armi ed il suo riassetto interno, ha acquistato migliore e maggior posto in Mediterraneo e, per naturale conseguenza, si è pure allargata nei mari più aperti e lontani. Ma, per riescire definitivamente vittoriosa sulla mal conchiusa pace di Versailles, essa ha da assolvere, davanti a Dio e davanti agli uomini, il dovere di riprendere interamente e validamente il posto che natura le ha dato nel mare latino. Sul fatalissimo Mediterraneo la vita pulsa oggi più che mai prepotente lungo le scie perenni delle navi che mantengono i rapporti tra gli uomini degli estremi paesi d'occidente con quelli d'oriente, e su di esso la fatidica prora d'Italia, guidata da imperturbabile nocchiero dalla vista limpida e lunga e dalla mano tenace, va ritrovando le antiche sue vie. |