Paolito Piola Caselli
(1878-1943)


Paolito Piola Caselli

Conte Paolito Piola Caselli

Profilo Paolito Piola Caselli

Profilo di Paolito Piola Caselli

      Il conte Paolito Piola Caselli (Verona 14 sett. 1878 - Varazze 14 mag. 1943), fratello di Vittorio, sposò Virginia Pronsato (nata a Bahìa Blanca poiché suo nonno, avendo seguito il nob. col. Salvino Olivieri, il fondatore della valorosa legione agricola militare, per contrastare le forze del terribile cacicco Calfucurà, apparteneva ad una delle primarie famiglie della città) ed ebbe due figli, Dario e Pierubaldo. Pur avendo frequentato il Convitto Militare (coetaneo e compagno di classe di Edoardo Gemelli, divenuto poi Agostino, fondatore della psicologia sperimentale adottata anche dall’esercito), a causa di una semisordità, strascico della febbre tifoide che aveva portato alla tomba sua madre, si perfezionò in matematica, fisica, chimica, con l’abilitazione all’insegnamento e lo spessore dei testi sui quali aveva studiato è notevole per la “summa” dei contenuti. La sua cultura era vasta e di carattere enciclopedico, il suo modo di scrivere molto preciso ed analitico, perciò risulta particolarmente interessante il suo carteggio, versato nel cronologico, concernente in gran parte la vita militare dei figli oltre alla corrispondenza intrattenuta con vari generali, lo zio Panizzardi ed i cugini Renato Piola Caselli, Vacca Maggiolini, Visconti, Zoppi, De Stefanis. (dal Bollettino dell'Archivio dell'Ufficio Storico SME, 2010)

Paolito Piola Caselli con il figlio Dario e la moglie Virginia Pronsato

Paolito Piola Caselli, il figlio Dario e la moglie Virginia Pronsato

      Dario Piola Caselli (1910-1979) fece la campagna di Russia: una dichiarazione del gen. Moricca, che l’aveva già avuto al suo fianco a Zara, conferma che proveniva dal 9° regg. bers. (Bologna) da dove era partito, il 16 lug.1942, via Udine, Lubiana (il 17), coste del lago Balaton in Ungheria (affollatissime di villeggianti), Budapest (accecante di luci), quindi arrivava a Stalino, sede della direzione Tappe, assegnato alle dipendenze del comando intendenza dell’8.a armata, seguendo così tutte le vicende di essa, con spostamenti a Worosc(h)ilograd, combattendo contro carri armati russi “grandi come case” di 60 tonnellate e poi, nell’inverno, più a nord, a Gomel, zona assegnata per il riordinamento dei resti della stessa, che venivano riuniti nel 2° c. d’a. speciale successivamente richiamato in Italia, dove anch’egli rientrava il 3 giu.1943; in un primo momento al campo contumaciale di Udine, poi raggiungeva il comando dell’intendenza della 7.a armata, con a capo sempre Moricca, ma doveva poi esser ricoverato all’ospedale militare di Cava dei Tirreni, per polmonite e bronchite trascurata, febbre a 39, il 26 partiva con un treno ospedale, anche in seguito ai bombardamenti di Salerno, quindi visita collegiale a Bolzano, proprio coincidente con l’armistizio, allora su per le montagne, in valli inospitali poiché la popolazione, povera, quel poco che aveva se lo nascondeva, perciò freddo e fame, pochi resistevano a questa vita ed i tedeschi attendevano, a valle, che scendessero a consegnarsi come molti hanno fatto. Essendo esperto di merceologia, la sua collaborazione con Moricca (all’epoca era colonnello) gli ha consentito di rendere il suo carteggio sulla Russia particolarmente interessante. (dal Bollettino dell'Archivio dell'Ufficio Storico SME, 2010)