Dott.ssa Paola Olivanti
Gli scavi di Ostia negli anni della “Pro Roma Marittima” (1907-1924)


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     All’avanguardia Vaglieri fu anche nella comprensione dell’importanza della fotografia aerea, allora ancora sperimentale per quanto concerneva le riprese di soggetto archeologico (11. DIA PALLONE 1911, 11A. DIA DIRIGIBILE 1919, 11.B DIA DIRIGIBILE 1925). Ulteriori fotografie aeree prospettiche degli scavi di Ostia vennero effettuate con voli del 1927, 1938, 1939-40.
     Alla morte di Vaglieri l’incarico di Direttore degli Scavi di Ostia Antica viene affidato in un primo momento ad Angelo Pasqui e poi, per circa dieci anni, a Roberto Paribeni, che continuò ad avvalersi dell’opera di Calza e Gismondi.
     Su iniziativa di P.Orlando poté essere utilizzato per lo scavo un certo numero di prigionieri di guerra tratti da quelli destinati alla realizzazione della ferrovia Roma-Ostia mare (12. DIA CASA DEL LARARIO CON PRIGIONIERI, anno 1918: i lavori nell’isolato “addossato al lato ovest dell’area sacra del tempio di Vulcano” iniziarono il 1° ottobre del 1918, a partire dalla zona più vicina al Capitolium. Vennero alla luce la Curia – allora creduta un tempio a tre celle e definito “Augusteo” - e l’edificio immediatamente adiacente, denominato all’epoca Casa del Bazar, oggi del Larario). La fotografia si riferisce probabilmente ai primi giorni di scavo, in una data compresa tra il 23 e il 28 dicembre).
     In questo contesto di grande interesse e collaborazione si colloca un episodio curioso e allo stesso tempo significativo: nel 1919, durante lo scavo per il tracciato della ferrovia fu rinvenuto in una trincea aperta ai Monti di San Paolo (Acilia) un gladio in ferro con un disco di rame sulla sommità dell’elsa, donata all’Amministrazione dalla vedova di P. Orlando nel maggio del 1952. (13. DIA SPADA RESTAURATA: recentemente restaurata dalla SAO, la spada è attualmente conservata nei depositi ostiensi in vista dell’esposizione nei locali del Nuovo Antiquarium).