Dott.ssa Paola Olivanti
Gli scavi di Ostia negli anni della “Pro Roma Marittima” (1907-1924)


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     Scrive infatti P. Orlando (Alla conquista del mare di Roma, Roma 1941, pp. 245 ss.) che tra il 1905 e il 1907 “parziali scavi si erano eseguiti per ricavar macerie utili alla formazione del “Viale del Comitato” (la futura via del Mare): ma l’inizio effettivo del nuovo e lungo periodo di scavi deve stabilirsi nel novembre del 1908…da allora gli scavi di scoperta continuarono ininterrotti sino al 1923…”.
     L’attività di Vaglieri, assistito dal 1910 dal disegnatore Italo Gismondi (Roma 1887 - Roma 1974) e dal 1912 dall’archeologo Guido Calza (Milano 1888 – Roma 1946) (5. DIA CALZA E GISMONDI: nella fotografia, davanti al sepolcro di Ermogene, sono in posa Guido Calza (a d.), appena nominato ispettore alla Direzione degli Scavi di Ostia, e Italo Gismondi, che con Vaglieri collaborava già dal 1910. Lo scavo della necropoli della via Ostiense, condotto tra il 1910 e il 1913 proseguendo le indagini iniziate da P.E.Visconti durante il pontificato di Pio IX, portò alla completa individuazione dei due fronti di sepolture sulla via Ostiense e sulla c.d. via dei Sepolcri, creduta fino ad allora la vera via Ostiense) e dal “soprastante” Raffaele Finelli (6. DIA PROFESSORE E FINELLI) si concentrò lungo il Decumano e negli isolati a nord di esso, con l’obiettivo di ricongiungere la necropoli di Porta Romana (già parzialmente scavata dal Visconti) al Capitolium e al quartiere intorno al settore settentrionale del Cardo Massimo. Vennero così portati alla luce, o nuovamente indagati, e documentati, il Teatro (7. DIA SOMARO, 1912: l’operaio a destra è in posa, probabilmente anche per fornire un riferimento metrico. Il somaro a sinistra era adibito al traino dei vagoni Decauville, visibili sul binario centrale; spiegare stereoscopie, ma sicuramente le avranno già viste alla mostra tenuta al Castello da aprile a settembre, 8. DIA TEATRO, 1913: il teatro, già parzialmente indagato da R. Lanciani negli anni 1880-1881, fu interamente scavato sotto la direzione di D. Vaglieri tra il 1910 e il 1913. In questi anni si procedette infatti allo svuotamento di tutti i settori e furono eseguiti sondaggi in profondità al fine di chiarire la vicenda edilizia dell’edificio. Nella foto si può osservare la parte centrale della cavea, quasi interamente svuotata e della quale sono a vista le murature di sostruzione, l’orchestra e parte dell’hyposcaenium) con parte del Piazzale delle Corporazioni; la Domus di Apuleio e i Quattro Tempietti; la Caserma dei Vigili (9. DIA PROF. DAVANTI ALLA CASERMA) con le attigue Terme di Nettuno; la via dei Vigili con il mosaico delle Province e le strutture ad esso relative; Porta Romana e la necropoli della via Ostiense fino al suo limite meridionale costituito dalla via dei Sepolcri; il c.d. Palazzo Imperiale. In particolare nel settore orientale della città, intorno a Porta Romana e alla porta di via dei Sepolcri, Vaglieri effettuò una serie di sondaggi in profondità.