Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     25 Aprile
     (Domenica). Avevo convocati, per le ore 11 in una Sala di Montecitorio, i deputati di Roma allo scopo di stabilire il quid agendum di fronte alle difficoltà sollevate ora dal Governo al progrediente sviluppo dell'attività dell'Ente Autonomo. Il Governo è impressionato della differenza tra il costo effettivo delle opere e quello preventivato nei progetti di massima redatti negli anni 1915 e 1916. La differenza deriva dai rapidi aumenti verificatisi nel costo della mano d'opera, dei materiali da costruzione, nonché dai disorganizzati servizi pubblici, specialmente quelli ferroviari. All'invito sono venuti soltanto l'On. Federzoni e l'On. Zegretti. Si decide una nuova convocazione per il giorno dopo la ripresa dei lavori parlamentari.

     27 Aprile
     Le proibitive condizioni del mercato dell'acciaio e del rame mi persuadono di rimandare l'ordinazione del materiale rotabile e della elettrificazione della ferrovia, Siccome d'altra parte non voglio ritardare l'apertura all'esercizio della ferrovia, debbo provvedere all'eventualità di un esercizio iniziale a trazione a vapore e con vetture ordinarie, ma evitando l'acquisto delle locomotive e delle vetture. Ricorro perciò all'Ing. Crova, Direttore Generale dell'esercizio delle Ferrovie dello Stato. Accondiscende a dare eventualmente in affìtto locomotive-tender e vetture di I e di III classe.

     28 Aprile
     Il Consiglio d'Amministrazione dell'Ente delibera domandare al Comune di decidere se assumere oppur no la fornitura dell'energia elettrica per la Roma-Ostia Nuova, essendo ormai trascorsi cinque mesi dall'inizio delle trattative. Ha pur approvato di provvedere all'eventuale esercizio della ferrovia con trazione a vapore.