Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     4 Dicembre
     Debbo resistere ad una nuova bramosia di Societā Cooperative: una di esse insiste per avere a prezzo irrisorio 50.000 metri quadrati di terreno fabbricabile ad Ostia Nuova, promettendo di coprirne la metā entro due anni dalla dichiarazione della pace ed il totale entro 4 anni. E di queste proposte, non convenienti nč alle finanze del Comune, nč alla sollecita fabbricazione di Ostia Nuova, molte ho dovuto deludere.

     6 Dicembre
     Torna da me il Cav. Rosa rappresentante della Societā Fratelli Pomilio per trattare l'acquisto di circa 200.000 metri quadrati di terreno a San Paolo per la costruzione dello Stabilimento, delle abitazioni operaie e di altri edifici annessi. Siccome il Comune non conosce il prezzo definitivo di acquisto dei terreni di San Paolo, si concorda che, quando tra Comune e proprietario del terreno sarā raggiunto l'accordo sul prezzo di alienazione, allora la Societā Pomilio potrā decidersi.

     8 Dicembre
     Con Don Prospero Colonna visitiamo il Ministro del Tesoro che ci dā favorevoli affidamenti.

     12 Dicembre
     Dalla Giunta faccio approvare la cessione gratuita al Ministero delle Armi e Munizioni di un'area al quartiere del Testaccio per la costruzione di una scuola per tornitori militari.
     Faccio pure approvare l'anticipazione di un milione di lire da parte della Cassa Comunale, occorrenti a completare le espropriazioni per il primo tronco della ferrovia.


     17 Dicembre 1917
     Al Ministero Agricoltura, Industria e Commercio visito il Sottosegretario On. Domenico Valenzani che fu, ab illo tempore, relatore sul progetto di legge del 1911 (Provvedimenti per la cittā di Roma) e da cui ottenni l'aggiunta dell'articolo 10 che salvō il Comune dalla decadenza della facoltā delle espropriazioni ostiensi. Richiamato tale precedente, domando ora a S. E. di provocare per iniziativa del suo Ministro un provvedimento legislativo speciale e di urgenza che dia la giusta interpretazione al lamentato articolo 15 della legge 17 luglio 1910 per la bonifica dell'Agro Romano. Senza questo provvedimento legislativo di urgenza, prevarrebbe l'interpretazione data in questi giorni dal Tribunale nella causa Comune-de Mérode. Secondo la sentenza il Comune sarebbe decaduto fin dal 31 dicembre 1914 dalla facoltā di applicare l'articolo 2 della legge 6 aprile 1908. Valenzani trova giusta la domanda e, ad agire, attende che la domanda sia resa ufficiale da una lettera del Sindaco.