Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     18 Novembre
     Riunisco presso di me il Presidente della Cooperativa Romagnoli e il Direttore dell'Istituto per le Case Popolari. Avevo impedito che la Cooperativa continuasse ad aumentare le abitazioni costruendo delle misere ed antigieniche capanne di paglia. Il Presidente della Cooperativa si era ribellato, minacciando di seguitare a costruire a modo suo, nonostante il mio divieto. Ha finito perō a persuadersi di seguire me, che intendo il necessario sviluppo edilizio di Ostia Castello debba procurare maggiore decoro, migliore igiene e massimo benessere alla popolazione. Ho ottenuto che l'Istituto conceda un mutuo ipotecario per due nuove grandi case, i progetti delle quali giā ho fatti approvare dal mio ufficio.


     23 Novembre 1914
     La mia via crucis per la ferrovia non č ancora terminata. A chiarire la posizione ho avuto oggi presso il Ministro dei Lavori Pubblici una nuova riunione col Direttore Generale delle Ferrovie statali, Ing. Riccardo Bianchi, ed altro personale del Ministero. Conclusione: le Ferrovie non intendono di assumere nč la costruzione, nč l'esercizio della Roma-mare, al cui massimo traffico č indispensabile la immediata penetrazione fino al centro della cittā. Il Comune studi invece il progetto per una tranvia in sede propria, sulla quale circolino le vetture delle linee tranviarie urbane. Il Ministro si impegna, appena sarā presentato questo nuovo progetto, a determinare la sovvenzione chilometrica da concedersi ed a presentare subito lo speciale disegno di legge, eliminando la lunga istruttoria amministrativa che invece occorrerebbe per la ferrovia. In cuor mio mi ribello a questa proposta che mi riporterebbe al 1904. Eppure, per dimostrare l'ossequio dell'Assessore municipale al Ministro, faccio intraprenderne lo studio.