Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Nella riunione di Giunta del giorno 12 ho fatto approvare, con la spesa di lire 7.500 pagabili in due anni, l'impianto al lido di Ostia di una embrionale sede dei servizi del Comune. Da questa baracca mi avvio a realizzare, tra lo stupore generale, la grande opera del ritorno di Roma sul mare.
     Alla Giunta il Sindaco ha chiesta ed ottenuta la sanatoria per lui, per me e per Benucci, assessore alle Finanze, per l'acquisto fatto colla spesa di un milione di lire, di 30.000 quintali di grano, quanti bastano ad esercitare, ove occorra, pratica ed efficace azione di calmiere sul prezzo del pane e delle paste alimentari.
     Il giorno 15 ho domandato all'assessore alle Finanze di mettere a mia disposizione, non ostante le presenti difficoltà, mezzo milione di lire per espropriare i prati di San Paolo.
     Nelle riunioni settimanali, presso la Camera di Commercio, della Commissione per la determinazione dei prezzi normali dei generi di consumo mi hanno dato da fare i demagoghi per impedire loro la presentazione di ordini del giorno ad uso comizio.
     I giornali della sera pubblicano la notizia dell'arrivo ai Magazzini Generali di San Paolo dei primi vagoni di grano.

     19 Agosto
     Al mio ufficio in Campidoglio lunga, agitata riunione con mediatori, macellai e cronisti dei giornali per impedire gli aumenti di prezzo delle carni macellate.


     21 Agosto 1914
     Dalle sei di mattina giornata tra le dune della spiaggia di Ostia col personale tecnico del mio ufficio per organizzare i rilievi altimetrici occorrenti allo studio esecutivo del piano regolatore di una prima zona della nuova città e sulla quale si accetteranno le prime domande di fabbricazione.