Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Il Ministro Sacchi, in seguito alle mie rimostranze, dà ordine che sieno a brevissima scadenza perfezionati gli atti della concessione della ferrovia e spediti al Ministero del Tesoro per l'ulteriore approvazione.

     31 Ottobre
     Ma il Gabinetto non ne fa di nulla e devo ricorrere all'On. Bissolati perchè mi aiuti a rompere l'incantesimo. Mi telefona poco dopo di essersi fatto promettere dal Gabinetto che oggi sarà spedita a Cremona, per la firma di Sacchi, la lettera per il Ministro del Tesoro.
     Prendo accordi con i giornali cittadini per iniziare una campagna a favore della ferrovia.

     1° Novembre 1912
     Ho ottenuto che la lettera, invece di mandarla a Cremona, fosse fatta firmare dal Sottosegretario. Così oggi stesso è andata al Tesoro.
     Bissolati mi telefona essersi persuaso dell'ostruzionismo che si fa alla ferrovia e desidera parlarmi.

     4 Novembre
     Stasera con Bissolati abbiamo discusso come superare tutte le difficoltà che vengono create. Ci siamo trovati d'accordo nel dovere fare l'impossibile per la sollecita costruzione della ferrovia.

     6 Novembre
     Incominciano a manifestarsi le tristi conseguenze delle lungaggini burocratiche e delle tergiversazioni dei contrari. Il rappresentante del Sindacato francese, sollecitato a concludere, dice che il mercato finanziario francese è nell'attesa del ristabilimento della pace tra gli Stati Balcanici e la Turchia.

     11 Novembre
     Lavoro col Consigliere Segretario del Comitato « Pro Roma Marittima », Professore Avv. Raffaello Ricci, ad organizzare un'azione del Comitato tendente ad ottenere che il porto sia eseguito come opera di Stato, dopo che la Camera di Commercio e Arti, non ostante le mie sollecitazioni, non ha voluto prenderne l'iniziativa.