Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     Il deputato per il primo Collegio di Roma, in sede di discussione del disegno di legge per la navigazione interna, prospetta alla Camera la questione del porto di Roma, come base necessaria alla navigazione dei fiumi Tevere e Nera.
     Il Ministro dei Lavori Pubblici, S. E. Bertolini, risponde non poter ora il Governo impegnarsi nella spesa per la costruzione del porto. Per questa occasione mi duole non appartenere alla Camera.
     Dovrò ad ogni modo, certo con maggiore lavoro e con maggiore impiego di tempo, raggiungere il mio obiettivo.
     Dopo la risposta del Ministro, sono salito alla tribuna della stampa per preparare una campagna sui giornali.

     27 Novembre
     « L'Avanti » pubblica un mio articolo Per la trasformazione marittima di Roma.
     Visito il Sindaco Nathan, ammalato in casa. Approva i primi disegni del piano regolatore di Ostia Nuova preparati dal Comitato « Pro Roma Marittima ». L'ho messo al corrente di quanto ho fatto dall'ultimo nostro colloquio. Nuovamente mi dichiara che, se il Governo non approverà la domanda di concessione della ferrovia, egli e la Giunta e certamente anche la maggioranza comunale si dimetteranno, Così le nuove elezioni generali amministrative avranno per piattaforma la questione di Roma marittima, con prevedibile plebiscito a favore.
     In pochissimi anni, quale conquista dell'opinione pubblica e quale miracolo agli occhi degli increduli !

     1° Dicembre 1909
     L'Ufficio Tecnico municipale, incaricato delle espropriazioni, m'informa non avere fino ad oggi nulla concluso e di trovare difficoltà nelle trattative di acquisto della zona marina a ridosso dell'arenile demaniale, necessaria alla costruzione della nuova Ostia.