Paolo Orlando
Alla conquista del mare di Roma. Diario 1904-1923


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     26 Luglio
     Riunione del Consiglio Comunale. Ho nuovamente preso la parola con efficacia a favore del programma del Comitato « Pro Roma Marittima ».
     Per il mio incessante e spesso ingrato lavoro, sebbene io appartenga all'opposizione, l'Amministrazione bloccarda ha in gran parte recuperata la perduta fiducia dei suoi elettori.
     L'aula capitolina, come nelle più grandi occasioni, gremita di pubblico elettrizzato da una spirituale ondata di patriottismo. La seduta è terminata all'1½ dopo mezzanotte. I Consiglieri indistintamente di maggioranza e di minoranza, compresi gli assessori, mi onorano della loro approvazione ed uno, non so nella ressa chi sia stato, mi ha anche baciato. Una loro comitiva ha voluto accompagnarmi sino a casa.
     Il discorso di opposizione dell'autorevolissimo Consigliere della maggioranza, Avv. Giovanni Villa, fatto nella precedente seduta, aveva molto impressionato il Consiglio e posta in pericolo l'approvazione della proposta dell'Amministrazione.
     È per questo che pubblico e giornali hanno dato l'attributo di trionfale al mio semplicissimo discorso, ispirato dalla necessità di vincere la battaglia.

     27 Luglio 1909
     Vengono da me coraggiosi pionieri intenzionati di costruire villini ad Ostia, Li dissuado per ora.

     30 Luglio
     Sollecito in Prefettura l'approvazione, per parte dell'autorità tutoria, della deliberazione del Consiglio Comunale.

     1° Settembre
     Mi si presenta l'occasione di dimostrare la inamissibilità del progetto Caminada:
     1°) perchè manca di base economica;
     2°) perchè si deve far divenire Roma vero e proprio porto marittimo e non dargliene un nuovo poco meno lontano di Civitavecchia, o di Anzio;