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Aveva perciò, tramite il nonno paterno dell’autore di questa monografia, il conte Paolo Piola Caselli, contattato il senatore Paolo Orlando e, quindi, tutto il gruppo che, come abbiamo visto, possedeva la Società Metallurgica Italiana (con sede a Firenze e stabilimenti anche a Fornaci di Barga), la Odero- Terni-Orlando, il Siluruficio di Fiume ed altre aziende del gruppo, per intentare insieme altri esperimenti ed approfondimenti. La nonna gli raccontava di essere stata anche nella loro suggestiva villa di San Michele di Pagana (Rapallo), di essere stati ospiti sul loro yacht, dove era stata fondata la Società SIDEMA (Sicula del Magnesio), per sfruttare altri suoi procedimenti chimico metallurgici. Avendo una importante industria, aveva bisogno di rifornirla di minerali e, all’epoca (1939), prima che venisse sfruttato il brevetto svedese per ricavare il magnesio dall’acqua del mare, l’isola di Eubea vantava la miglior magnesite del mondo, (160) per cui aveva rilevato, tramite una società greca da lui costituita, da un privato, una miniera di magnesite, ma in Grecia aveva anche acquisito, da altri privati, delle miniere di bauxite, nonché di amianto, di lignite e altri importanti minerali. Già nel 1931 si era interessato ad una cava nell’isola di Milos. (160) Vittorio VILLAVECCHIA, Dizionario di merceologia, Ulrico Hoepli, Milano, 1929, ristamp. 1944. |