Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     Dopo tante peripezie di ogni genere, la corazzata giunge, finalmente, con grande solennità, alla rada del Fàliro, il 1° Settembre 1911.
     Può così prendere parte alle grandi esercitazioni navali annuali, nelle acque di Vula, alla fine di maggio del 1912, sotto il comando di Petros Gkini. Cunduriotis ottiene il grado di capitano di fregata, non è il massimo, poiché il più alto appartiene al re Giorgio, ma egli è tuttavia suo aiutante di campo.
     L'8 agosto 1912 Venizelos, sostituito il capo di stato maggiore della marina Petros Gkini, nomina a quella carica Paolo Cunduriotis, che però manda subito in licenza, non essendo questi in buoni rapporti con il ministro della Marina Nicolao Strato, sostituendolo con il capitano di fregata Sofocle Dùsmani.
     Sino agli inizi di settembre capo della flotta è l'ammiraglio Lionell Tuffnnell, capo anche della missione britannica, che aveva assunto l'incarico della riorganizzazione nautica. In vista però di un possibile conflitto, come si desume dai cambiamenti in corso, ferma restando la supervisione della Gran Bretagna, non si può ritenere ammissibile che questi possa continuare ad essere anche capo della flotta di uno stato in guerra. Perciò il 16 settembre Venizelos richiama dalla licenza Cunduriotis, per metterlo a capo per la flotta dell'Egeo, un incarico che possiamo definire delicatissimo e di grande fiducia. Il capitano di fregata Gkini diviene capo della squadra dell'Egeo ed il capitano di fregata Sofocle Dùsmani comandante dell'Avérof.
     Nel frattempo, dall'agosto 1912, è iniziata la revisione del piano strategico delle operazioni. Dopo attento studio, lo stato maggiore generale fissa che unico scopo delle operazioni della flotta debba essere il dominio del mare. (128)

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(128) Ibid., pp. 22-23.