Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     A Creta è conservata una lettera, (125) da Livorno, datata 8 maggio 1911, su carta intestata “Fratelli Orlando & C.” (telefono n. 146 interprovinciale), indirizzata al Presidente del Consiglio e Ministro della Marina, Sua Eccellenza Venizelos, nel frattempo assurto a questa carica di governo, per confermare la precedente del 26 aprile poiché, in seguito alle disposizioni che questi aveva impartito al Presidente della Missione, si era arrivati ad un'intesa definitiva per il rilascio dell'unità navale.
     Avendo il comandante Damianos informato i cantieri di ciò, l'Ing. Giuseppe Orlando si era recato espressamente a La Spezia e si è potuti così arrivare, soddisfacendo l'auspicio di Venizelos, a firmare il protocollo per l'eventuale arbitrato, la cui risoluzione non avrebbe dovuto ritardare in alcun modo il rilascio del naviglio.
     Lo stile di questa lettera non solo è perfetto, ma è interessante notare la massima premura, considerazione e fiducia verso il presidente del consiglio e ministro della marina Venizelos anche se, indubbiamente, egli naviga in brutte acque economico-finanziarie!
     Il 15 maggio 1911, a bordo di quest'incrociatore corazzato, alla fonda nella rada de La Spezia, si riunisce la commissione, composta dal capitano di vascello Jean Damianos, comandante del posamine greco “Canaris”, e dal prof. Angelo Scribanti, ingegnere navale e direttore della Reale Scuola Navale Superiore di Genova, nella veste di arbitro tra la Marina Ellenica ed il Cantiere Orlando, per dirimere qualsiasi eventuale questione o contenzioso, sulla base del contratto datato 30 dicembre 1909 e protocollato il 7 maggio 1911!

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(125) A Chanià nell’isola di Creta (Χανιά, νησί της Κρήτης) nella Fondazione Nazionale di Ricerche e Studi “Eleftherio K. Venizelos”(Ελευθέριος Κ.Βενιζέλος), avente sede proprio nella casa appartenuta allo statista, con una collezione di lettere e cartoline relative alla corazzata.