Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     Alzatisi infine tutti, pian piano, scambiati alcuni convenevoli, la riunione si scioglie. (102)
     

Alcuni telegrammi ricevuti. I doni

     Il comm. Orlando ha ricevuto, tra gli altri, cinque telegrammi di complimenti, del segretario generale dell’ Unione Camere di Commercio Sabbatini, anche a nome di Salmoiraghi, entrambi presi da imprevisti inderogabili impegni; del direttore della Banca Commerciale Italiana, sede centrale, Joe, il quale dovendo partire per l'estero sarŕ presente col pensiero; dell’ on. Paratore, (103) spiacente di non poter partecipare, lieto di questa nuova affermazione dell'industria navale nazionale; telegrafano le proprie felicitazioni anche il sindaco di Pisa Gambini, impedito ad assistere, ed il senatore Piaggio, (104) ringraziando per il cortese invito. (105)
     La Gazzetta Livornese non ne accenna, ma al Museo Navale del Pireo č conservata, in una bacheca, di fronte a quella con il grande modello della corazzata, un servizio da tavola in argento, di undici pezzi, dono del “Cantiere Orlando” all’ Avérof, come č inciso in corsivo sul grande vaso con coperchio, a forma di coppa con manici, composto, altresě, da altri due pezzi, due alzate, un’ampolliera tripla (ormai senza ampolle), due insalatiere di cristallo intagliato e argento, due candelieri ad una luce ciascuno, una cornice (forse per il menů). Questo presente potrebbe perň esser stato fatto in seguito, all’atto della consegna della nave a La Spezia.

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(102) Gazzetta Livornese, Ibid., p.2, col. 1.

(103) On. avv. Giuseppe Paratore, deputato dal 24 marzo 1909.

(104) Eramo Piaggio, senatore dal 17 novembre 1898.

(105) Gazzetta Livornese, Ibid., p.2, col.1.