Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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     Volgendo lo sguardo all'altra parte del cielo, ossia al gentil sesso, molte signore e signorine animano i palchi con la loro presenza, attirando talune cupide occhiate: alcune appaiono calde come il sole, altre fredde e gelide come rompighiacci, alcune corazzate, altre, infine, come vecchi vascelli con sartie un po' scricchiolanti.
     Si distinguono, tra le belle e, comunque, elegantissime, le sig. Ada Orlando Pacinotti, Ada Orlando Ponticelli, Orlando Tagliavia, Orlando Maniscalco, la sig.na Frida Orlando, la duchessa di Sant'Elisabetta, donna Angelina Sansone, donna Maria Doneddu, le sig. e le sig.ne Senonner e Bizzarrini le sig. del Carril, Campus Campus, Aloisi de Larderel, (69) Hope Rue, Crosara, Lazzeri, Rosselli, Cordano, Bracchini, Bertani, Bertagni, Cristofanini Orefice, Mantice, Pasquini, Fiora, Perti Baragiola, Pietrabissa, Turletti, Galasso, Trumphy, Marradi, Vacha-Strambio, Tagiuri-Chayes, Chayes-Pfister, Modigliani, Maurogordato-Muriel, Tonelli, la march. Anselmi-Albergotti, la marchesina Albergotti, la contessa Semira Rodocanacchi-Ralli, le signorine Stevens, Cecchi, Baldi, Catozzi, Berti, Jenny Maurogordato, Tomei, Pietrabissa, Mantice e Sansone. (70)
     I gentiluomini, o sono tutti in alta uniforme, chi con berretto, chi con feluca, spalline, spada, oppure con cilindro o bombetta, chi con cappotto, chi con mantello (gli alti ufficiali). Le gentildonne spiccano anche per gli spessi ed ornati cappelli, generalmente, quelli delle signore, pomposi, forse per esser anche all’altezza delle tube dei loro mariti, quasi per accentuare gravemente la loro gentile presenza, in questa maschia cerimonia, in cui si vuol celebrare, se tutto andrŕ bene, il trionfo dell’industria italiana.

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(69) D. VLAMI ( Δ. ΒΛΑΜΗ ), Ibid.

(70) Gazzetta Livornese, 12-13 marzo 1910, a p. 1, colonna 1-2.