Carlo Piola Caselli
La corazzata Avérof varata a Livorno


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Palchi e biglietti per gl'invitati

     Passiamo in rassegna il terzo paragrafo, riassumendolo opportunamente. Il ministro plenipotenziario di Grecia in Italia, Demetrio Metaxas, è stato incaricato dal suo governo di rappresentarlo nella cerimonia del varo: egli stesso battezzerà la corazzata con la tradizionale bottiglia di champagne.
     A destra della nave son stati disposti quattro palchi, denominati A, B, C e D, destinati alle autorità ed ai loro familiari. Il palco A (per chi ha il biglietto bianco con una striscia celeste e la lettera A) per le autorità e per le signore dei personaggi che rappresentano le medesime. Se vi è una S è invece per la Stampa. Il biglietto arancio B e quello celeste C sono per i palchi destinati agli invitati. Tutti avranno accesso dalle porte di piazza Mazzini. A sinistra della nave il palco D, biglietto color verde, per gli altri invitati, che accederanno dalla porta di piazza Luigi Orlando. (44)

     Una parte del palco D è riservata alle rappresentanze delle famiglie degli operai del cantiere. Il biglietto rosso dà accesso dal piazzale di Porta Murata (ingresso a sinistra appena sceso il ponte Girante). Il biglietto bianco è per l'accesso su piroscafi che si trovano ormeggiati nel bacino (ingresso da via Calafati). (45)
     Leggendo la Gazzetta Livornese successiva, la cronaca incomincia ad animarsi di personaggi. Con il treno delle 14 e qualche minuto è giunta, dalla capitale, Sua Eccellenza Metaxas, accompagnata dalla Signora e dalle signorine (assai probabilmente le figlie), dal Console Generale di Grecia a Roma, da altri del seguito, nonché dal Cav. Giorgio Maurogordato, Console di Grecia a Livorno, dall'Ing. Lanza dei cantieri e dagli ufficiali della Missione Ellenica della Marina, recatisi a Collesalvetti ad incontrare il ministro. Alla stazione era a riceverlo il Comm. Giuseppe Orlando. Con lo stesso treno è giunto il Ten. di Vascello Pfister, incaricato dal Ministero della Marina di assistere al varo, ricevuto da suo cognato, Cav. Avv. Adolfo Chayes.

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(44) Sulla piazza sorge il monumento a Luigi Orlando, opera di Leo Gangemi, realizzato nel 1898.

(45) Gazzetta Livornese, 9-10 marzo 1910, p. 2.