Carlo Piola Caselli
Generale Angelo Piola Caselli


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     Il 1° ottobre 1860 le Guide giungono a Reggio Emilia, dopo una breve permanenza al campo di San Maurizio. Il 5 i primi due squadroni, agli ordini del maggiore Angelo Piola Caselli, vengon distaccati per raggiungere l'esercito regio che, dopo la liberazione delle Marche e dell'Umbria, si avvia verso l'Italia meridionale per congiungersi con l'epopea garibaldina. I tre squadroni attivi rimasti a Reggio passano a Modena e dal giorno 11 mantengono un distaccamento a Mirandola, per ricognizioni sulla frontiera dominata dagli austriaci.
     Il 18 il 1° ed il 2° squadrone raggiungono il re a Pescara, ricevendo l'onore di scortarlo fino ad Isernia. Da qui, “dove sta raccolto l'intero Esercito”, come è scritto nel Diario storico militare del reggimento, “le Guide vennero disseminate, pel loro particolare istituto” nei vari comandi di divisione e di corpo, “ma ebbero parte a tutte le fazioni di guerra che in quella campagna si combatterono”, riportando undici medaglie d'argento al valor militare e diciassette menzioni onorevoli (ossia medaglie di bronzo). (36)
     Infatti il Reggimento Guide in Campania si distingue particolarmente nella ricognizione al Garigliano (medaglia d'argento al v.m. al capitano Antonio Valdettaro) ed alla presa di Mola di Gaeta il 4 novembre (promossi sottotenenti il nob. Stefano Majnoni e Costanzo Cibrario). (37)
     Nel 1861 con R.D. del 24 gennaio si aggiungono due squadroni, percui il 1° aprile si forma a Modena il 6° (con uomini e cavalli tratti dagli altri) ed il medesimo giorno i due distaccati a Napoli si mettono in marcia per congiungersi a quelli attivi che il 17 partono anch'essi da Modena, diretti di guarnigione a Pinerolo, dove arrivano il 1° maggio, raggiunti dagli altri il 18, raccogliendosi così in un solo presidio.

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(36) Da appunti del gen. Renato Piola Caselli e in USSME, G-3, b. 1.

(37) Per essersi distinti in entrambi i luoghi, la med. d'a. vien conferita: al caporale Bartolomeo Turaceni, all'appuntato Giovanni Cerato, ai soldati Carlo Giberti, Salvatore Pala, Romelio Sassella. Giuseppe Savioli e Michele Candela; menzione onorevole (med. di br.): ai sold. Pietro Concia, Achille Selmi, Pancrazio Bicelli, Pietro Leoni, e per tutta la campagna anche ai sold. Antonio Zanini, Giuseppe Taverini, Carlo Strada, Gioanni Paglia, Gioanni Gatta e Giuseppe Brusa.