Carlo Piola Caselli
Generale Angelo Piola Caselli


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     Scarne son le notizie riguardo 'Montebello', con un accenno però al capitano Piola ferito, nelle Memorie del gen. Paolo Solaroli,(24) aiutante di campo del re, perciò importanti per la posizione che riveste:
     “Il 20 alle 12 p.m. abbiamo avviso che il nemico avevaci assalito a Casteggio con 15.000 uomini. La nostra Cavalleria ch'era pochissima ritiravasi sù Montebello. Alle 6 p.m. altro dispaccio annunciante la vittoria dopo 6 ore d'accanito combattimento.
     Al ritirarsi della nostra Cav(alleria) il Maresc(iallo) Baraguay fece avanzare la Div. Forey e dopo 6 ore d'aspro combattimento il nemico fu ricacciato. La nostra Cav. sotto gli ordini del Brigadiere de Sonnaz, mantenne la sua fama. Caricò (più) volte. Tra i morti il Col. Morelli, i(l) Ten. Govone, (25) feriti il Capitano Piola, i Ten. Salasco, (26) Ghilini. (27) Oltre 80 sol(dati) tra morti e feriti”
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     Ma la brigata di cavalleria vien anche elogiata solennemente nell'ordine del giorno n. 11 pubblicato a nome del re dal generale Della Rocca, capo di Stato Maggiore, il 25 maggio, il quale ha inviato questo telegramma al ministro della guerra. “Cavalleggeri mantennero antica fama sabauda. Francesi rinnovarono storia dei padri loro. Vittoria insigne solo arrestata dal giorno. Bravo colonnello Morelli morente; capitano Piola ed altri ufficiali feriti con gloria”. (28) Tra i documenti ufficiali del ferimento di Angelo Piola Caselli anche la Relazione del Commissario Straordinario per la Divisione di Alessandria al Capo di S.M. dell' Armata del 22 maggio, in cui il Plezza scrive, tra l'altro, “Fra gli ufficiali degli squadroni ingaggiati si contano morti De Blonay, Scassi e Govone, ferito mortalmente (ora sventuratamente spirato) Morelli, colpiti meno gravemente Piola e Salasco; né qui son tutti registrati. Sembra che Ghiglini sia caduto prigioniero. I due squadroni 1° e 3° di (del) Novara Cavalleria hanno moltissimo sofferto, non poco quelli di (del) Monferrato; in tutti dei Sardi 40 feriti”. (29)

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(24) Il barone Paolo Solaroli (Novara 1896 – Torino 1878), esule dal Piemonte, combatté in Spagna, andò in Egitto e in India, entrato nell'esercito del Regno di Sardegna come colonnello del genio, si guadagnò la med. d'oro al v.m. nel 1848, promosso gen. comandò la brig. Casale, indi aiutante di campo di Vittorio Emanuele II, poi deputato al parlamento; ad anguste origini sartoriali per l'esercito era seguita una vita assai avventurosa, essendo diventato persino sovrano di uno staterello indiano, avendo sposato Giorgianna Dyce (nipote della Begum Sombre di Sirdhanah): fattosi liquidare i diritti su di esso, ha potuto persino finanziare la legione anglo-italiana in Crimea e la sua figura leggendaria ha poi ispirato Emilio Salgari nel secondo ciclo di Yanez, ambientato proprio nel regno indiano; anche la sua discendenza ha illustrato glioriosamente esercito ed aviazione. Tomaso VIALARDI di SANDIGLIANO, Un soldato di ventura alla corte indiana di Sardhana: Paolo Solaroli, novarese, in “Studi Piemontesi”, XXXV/2, 2006, pp. 333-46. Queste Memorie del Generale Paolo Solaroli, Campagna del 1859 son state dattilo-trascritte dal nipote Carlo Solaroli (20 aprile 1930) e versate all'USSME, G-17, 69/76.

(25) Ten. nobile Francesco Govone, med. d'arg. alla memoria.

(26) Ten. conte Luigi Canera di Salasco, menzione onorevole (equivalente alla med. di bronzo).

(27) Capitano cav. Ferdinando Arribaldi-Ghilini, med. d'arg.

(28) USSME, La guerra del 1859, pp. 606-07.

(29) USSME, La guerra del 1859, p. 609. Ovviamente, Piola Caselli è ricordato anche nella copia in francese del Diario del quartier generale, Ibid., p. 620. Sarebbe interessante la pagina di Biagio LIOTTI, Il Reggimento Lancieri di Novara, “Il Tricolore”, 39, 15 luglio 2009, a p. 5, se non contenesse varie inesattezze (Montebello nei pressi di Verona anziché di Pavia, Costeggio anziché Casteggio).